Facebook e medicina: quale possibile punto di accordo?

Oggi parleremo di un uso insolito di Facebook ma che in molti avranno già sperimentato. Parliamo del più grande social conosciuto in tutto il mondo con quasi quaranta milioni di utenti attivi nel 2020 e con una crescita di circa il 7% rispetto all’anno precedente. Nonostante nascano e si sviluppino tante altre piattaforme innovative ad elevato coinvolgimento, Facebook resta sul podio dei social network e dove sono attive per lo più le persone dai 35 anni in su. Questa breve analisi demografica ci fa capire che i pazienti di poliambulatori e studi medici, molto sicuramente, utilizzano Facebook e, quindi, prendendo spunto dal blog di gipo.it, abbiamo cercato di capire in che modo possa rivelarsi utile per informare i pazienti.
In che modo Facebook può aiutare la comunicazione medico-paziente?
Difatti Facebook può essere considerato uno strumento molto interessante per studi medici e poliambulatori dal momento che permette di aggiornare tempestivamente i pazienti per qualsiasi necessità e solo se utilizzato propriamente. Dopotutto la comunicazione tra medico e paziente è importantissima perché è alla base del rapporto di fiducia che si viene ad instaurare. Comunicare in modo chiaro e soddisfacente per medico e paziente alcune volte può non essere semplice ma l’importanza del dialogo è dovuta alla necessità di capire da dove derivano disagi e sofferenze. Quindi oltre alle competenze mediche il professionista dovrà saper gestire la persona che ha davanti, spingendola a parlare di ciò di cui ha bisogno o di ciò che provoca dolore, disagio o fastidio.
Dalla crisi della fiducia al recupero sui social
Questo rapporto di fiducia è stato drasticamente messo in crisi dall’avvento della medicina sui blog, quella per cui basta scrivere sulla barra di ricerca qualche sintono per ottenere una diagnosi (quasi sempre errata) nel giro di qualche istante. Perché andare dal medico se posso trovare la causa o la cura al mio fastidio da solo? La risposta ce la danno i social che, come vedremo, possono avvicinare i pazienti attraverso strumenti familiari, di cui si fidano e che apprezzano. In pratica per ri-avvicinare il paziente all’importanza di ottenere diagnosi realmente professionali Facebook può diventare un importante ponte di collegamento da non sottovalutare.
Questo social è quello che i medici prediligono perché è frequentato proprio dai pazienti e, quindi, consente di creare raggruppamenti strategici per informare in modo immediato e gratuito tutti gli assistiti. Basta creare una pagina o un gruppo privato per pubblicare video, foto, link esterni e persino dirette. Facebook consente in modo molto semplificati di creare eventi, informare e raggruppare le persone in modo del tutto gratuito.
Gestione oculata e costi: Facebook richiede tempo e attenzioni
A dire il vero l’utilizzo di Facebook è gratuito per tutti ma è chiaro che questo richiede un seppur minimo impegno nella gestione che può essere affidata ad una figura esterna o ad un membro dello staff dello studio medico o del poliambulatorio. L’importante è condividere contenuti interessanti, evitare di esporre pareri personali su argomenti non di competenza e moderare gli utenti qualora dovessero “scaldarsi troppo”. Facebook per uno studio medico non dovrebbe essere usato come mezzo spicciolo di comunicazione ma come importante canale a cui dare attenzioni e cure, dal momento che è uno strumento comunicativo dal grandissimo potenziale.